La storia della chirurgia plastica: ecco come e quando nasce
Un interessante viaggio attraverso la storia della chirurgia plastica ed estetica dall’antichità fino ai giorni nostri
La storia della chirurgia plastica affonda le sue radici in un passato lontano, molto più lontano di quanto il senso comune ci porti a credere.
La bellezza è sempre stata oggetto di culto, stupore e rispetto, sin dall’antichità. Non è strano quindi che, già agli albori della civiltà, l’essere umano tentasse di restituire un aspetto piacevole a chi, per svariate ragioni, poteva averlo perso.
Non a caso, la parola “plastica” deriva dal greco e significa “plasmare, rimodellare”.
Proviamo insieme a ricostruire la storia della chirurgia estetica dall’antichità fino ai giorni nostri.
Storia della chirurgia plastica nell’antichità
Le prime testimonianze scritte che raccontano interventi di chirurgia plastica risalgono ai papiri egizi e ai testi sanscriti dell’India.
Gli egizi erano un popolo di esteti per antonomasia: oltre ad aver inventato tecniche di depilazione utilizzate ancora oggi, sono stati tra i primi a impegnarsi nell’arte della cosmesi e, a quanto pare, della chirurgia ricostruttiva.
Il primo intervento di ricostruzione di fratture nasali e della mandibola in seguito ad un trauma facciale si trova nel papiro di Edwin Smith, risalente a 3mila anni prima di Cristo.
Qui emerge già un aspetto che sarà ricorrente anche nei primi passi successivi della chirurgia estetica, ad opera di diversi popoli e culture. L’obiettivo iniziale era quasi sempre quello di “ricostruire” qualcosa che era stato danneggiato: nella maggior parte dei casi si parla di parti del corpo mutilate in battaglia, come orecchie e naso.
Pare che gli indiani fossero dei veri esperti in queste pratiche ricostruttive che, tramite Alessandro Magno, sarebbero poi arrivate fino all’antica Roma.
Qui era uso abbastanza comune ricostruire i nasi mozzati in battaglia come sfregio ai nemici sconfitti: il caso più celebre è quello dell’imperatore Giustiniano, che grazie alla ricostruzione del naso riuscì a riconquistare il suo trono.
La chirurgia plastica al Medioevo ai giorni nostri
Lo studio e gli esperimenti in materia subirono una battuta d’arresto durante il Medioevo, anche se con la conquista araba della Spagna e della Sicilia il metodo indù di ricostruzione del naso fu importato anche in Occidente.
Quasi certamente fu ad esso che si ispirarono i membri della famiglia Branca, vissuta in Sicilia nel XV secolo, per mettere a punto il metodo italiano per riparare labbra, nasi e orecchie, che si basava sempre sul prelievo di pelle da un altro punto del corpo.
I precursori invece delle tecniche di mastoplastica riduttiva, applicata anche ai casi di ginecomastia negli uomini, sono indubbiamente gli arabi: nel Cerrahiye-i Ilhaniye, primo testo illustrato di chirurgia della letteratura turco-islamica, si trovano descrizioni di tecniche e interventi di asportazione del tessuto mammario ma anche di chirurgia maxillo-facciale e della palpebra.
La rinoplastica è il più antico intervento di chirurgia plastica
Se c’è un intervento a cui spetta il primato di anzianità, è senza dubbio la rinoplastica.
A riportarla in auge dopo gli antichi fasti indiani furono gli inglesi, non a caso proprio dopo la colonizzazione dell’India.
Qui appresero il metodo indiano e apportarono delle migliorie che portarono alla pubblicazione di Rhinoplastik, il testo fondante della chirurgia plastica moderna, scritto da colui che infatti ne è considerato il padre, il chirurgo tedesco Carl Von Graefe.
Da quel momento in poi, la strada è tutta in discesa: l’introduzione dell’anestesia, la ricerca della perfezione estetica nell’intervento, ormai sempre più diffuso, di ricostruzione del naso, nonché l’introduzione della tecnica intranasale per evitare cicatrici rendono a tutti gli effetti la rinoplastica il primo intervento di chirurgia plastica ed estetica.
La chirurgia plastica ed estetica dei giorni nostri
Ormai sdoganata, la chirurgia plastica ed estetica si rivela di grandissimo aiuto per trattare i soldati rimasti sfigurati in battaglia durante la Grande Guerra. Negli anni ‘20 il primo corso di chirurgia plastica viene introdotto in un’università USA.
Grazie alle migliorie nell’anestesia, alle trasfusioni e all’uso di antibiotici per evitare infezioni, inizia a svilupparsi la chirurgia plastica ed estetica così come la conosciamo oggi: la prima mastoplastica additiva fu effettuata nel 1895, trapiantando un lipoma prelevato dalla schiena di una paziente nel suo seno per correggere una asimmetria.
Da allora svariati tentativi furono fatti prima di arrivare alle protesi moderne, in silicone e poi in poliuretano: avorio, vetro, materiali spugnosi, e prima ancora altre sostanze che spesso risultavano tossiche, come paraffina, cera d’api e oli vegetali.
Tra gli interventi più moderni figura invece la liposuzione, inventata dall’italiano Arpad Fisher negli anni Settanta.
Cerchi un chirurgo plastico ed estetico di fiducia?
Contattami!